La stevia nell'orto

Chi ama coltivare l'orto può prendere in considerazione anche la coltivazione della stevia, una pianta le cui esigenze non sono certamente particolari. Può essere coltivata sia in vaso che in terra.
La semina della stevia viene effettuata all'inizio della stagione primaverile; il trapianto deve avvenire non prima che la pianta abbia messo il secondo paio di foglie vere (il terzo se si conta quello del germoglio).
Quando la pianta avrà raggiunto un'altezza di circa 10 cm è possibile compiere una prima operazione di cimatura (operazione che si esegue asportando la parte apicale di un germoglio); è necessario lasciare almeno uno o due nodi con le proprie foglie così da consentire lo sviluppo dei getti ascellari; questi, una volta che si saranno allungati, dovranno subire un'identica cimatura. Ciò consentirà una notevole produzione di foglie. Dopo che la pianta avrà raggiunto una lunghezza variabile fra i 50 e i 60 cm si potrà tagliare la pianta e raccogliere i tralci.
La stevia è una pianta resistente (tollera anche temperature vicine agli 0 °C e si adatta a diverse situazioni climatiche) e facile da coltivare (quello che non è facile è reperire i semi), ma ciò non significa che non necessiti di alcune cure affinché possa rimanere sempre in salute.
Il periodo nel quale la stevia produce il maggior numero di foglie è quello che parte da primavera avanzata e finisce con l'inizio della stagione autunnale. Durante questo periodo la coltivazione della stevia può avvenire all'esterno e la pianta può essere lasciata esposta direttamente al sole; è bene però ricordare che in questo caso si rendono necessarie frequenti annaffiature e concimature.
È opportuno verificare che l'acqua non ristagni perché si corre il rischio di far marcire le radici; l'annaffiatura della stevia deve essere come quella che si esegue con i bonsai, ovvero si toglie il sottovaso e si lascia scorrere l'acqua in eccesso.
Le piante di stevia che vengono coltivate nei contenitori richiedono come substrato un miscuglio fatto di torba bionda (60%) e di torba scura (40%); a tale miscuglio deve essere aggiunto un kg di concime per metro cubo e anche del materiale inerte che consenta un drenaggio ottimale dell'apparato radicale.