Segare il gambo in un punto dove la corteccia è liscia almeno per dieci centimetri, ad una altezza di terra di un metro circa senza danneggiare la corteccia: reggere la cima quando casca per evitare che la strappa. Lisciare il taglio.
Preparare la marza tagliandola come nella foto. Ci deve risultare una superficie piana e liscia: quindi cercare di farla con un taglio unico. Se si fa per la prima volta conviene allenarsi con dei polloni da perdere prima, perchè le marze buone sono sempre poche ed è peccato di sciuparle. Eliminare tutte le foglie con le forbici.
Ripeterlo al minimo altre due volte.
Spalmare il taglio verticale con la pasta. Comprarla prima. Legare strintissimo e mettere eventualmente dei pezzettini di polloni per aumentare il contatto a destra e a sinistra della marza.
Spalmare bene il taglio e le punte delle marze col mastice. Se fa molto caldo cercare di ombreggiare l'innesto con erba, giornale, carta ecc. per evitare che le marze seccano prima della presa. L'anziano che ha insegnato il contadino metteva anche un po' di muschio tra le marze per attirare l'umidità. Meditare sul fatto che l'innesto è un miracolo e la tecnica un dono. Sotto un innesto di tre anni fa.
L'innesto a corona funziona quasi su tutte le piante da frutto. Cambia solo il discorso delle marze, che devono essere ferme ancora, quindi vanno tagliate al minimo due settimane prima e messi in frigo o sotto terra per evitare che secchino. Il periodo adatto è sempre quando la pianta che si vuole innestare si sbuccia bene; in genere sta quasi per fiorire. I primi sono i peschi di Febbraio, poi seguono susini ed albicocci, quindi peri e ciliegi per finire con le mele. Per vedere come si innesta a occhio la vite puoi vedere qui.