Substrati di coltura per pioppini
Per substrato di coltura si intende quell'insieme di materiali, organici e non, in grado di fornire ai funghi le sostanze alimentari nella forma e nelle quantità necessarie a soddisfare i bisogni del suo metabolismo. ![]() |
FUNGHI MARA: Bagnatura della paglia
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Composizione del substrato di coltura
FUNGHI MARA: tunnel di pastorizzazione |
Una volta individuata la composizione del substrato di coltura ed effettuata la fermentazione fino ad ottenere la giusta trasformazione delle materie prime, il substrato è pronto ad ospitare i funghi, nutrirli e permettere loro la vita. In teoria quindi basterebbe inoculare (seminare) in essi il micelio del fungo ed iniziare la coltivazione: è in realtà ciò che facevano i primi coltivatori di prataiolo, quando preparavano il substrato nelle grotte per poi disporlo in sottili e lunghi cumuli (corps de meule schiene d'asino) dove inoculavano il micelio.
"Pastorizzare" o a "sterilizzare" il substrato di coltura per funghi
FUNGHI MARA: confezionamento del composto
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Inoculazione del micelio
Nei substrati pastorizzati l'inoculazione del micelio viene fatta in un ambiente pulito, ma non necessariamente sterile, con bassi costi di inoculazione e con metodi estremamente semplici proprio grazie al sistema di difesa che ha in sé. La pastorizzazione però è possibile solo quando si conoscono molto bene le esigenze sì alimentari ma, soprattutto, di convivenza del nostro fungo. In caso contrario si procede alla sterilizzazione del composto cioè alla eliminazione totale di ogni forma di vita nel suo interno, affinché non vengano a frapporsi ostacoli fra il substrato ed il fungo desiderato.
E' ovvio che in questo caso, le condizioni di inoculazione del micelio debbano essere perfette, altrimenti il substrato verrebbe facilmente inquinato dai microrganismi dell'ambiente. Poiché, solitamente, l'amatore non dispone delle attrezzature necessarie per la pastorizzazione, può facilmente incorrere in rischi di inquinamento; se però avrà cura di operare con metodo e pulizia, sarà ugualmente in grado di ottenere risultati più che soddisfacenti.
Se per l'hobbysta è pressoché impossibile la pastorizzazione, altrettanto non si può dire della sterilizzazione.
Sono già numerosi infatti gli appassionati che dispongono di piccole autoclavi o di forni a secco, dove vanno a sterilizzare piccole quantità di substrato entro sacchetti di plastica termo-resistente. Il sacchetto viene poi aperto in luoghi estremamente puliti (possibilmente in cappa sterile), vi si inocula un po' di micelio per poi richiuderlo immediatamente immediatamente avendo cura di inserire nella bocca d'apertura un tappo-filtro, sterilizzato assieme al composto, che permetta al substrato inoculato leggeri scambi gassosi con l'esterno.
Sacchetti di substrato come quelli descritti, possono essere sterilizzati, uno per volta, in comuni pentole a vapore da cucina.
Substrato sterile può inoltre essere preparato a "bagnomaria" entro i vasi di vetro in cui si preparano frutta sciroppata e conserve.