La cultura del castagno

La cultura del castagno


Coltura e cultura del castagno


PRESENTAZIONE

L’Italia è stato il primo paese in Europa, forse nel mondo, a produrre castagne (ha toccato e superato anche le 800.000 tonnellate annue) ed ora la sua entità non supera le 70.000 tonnellate! Il prodotto dei secoli passati, molto eterogeneo, era costituito per la maggior parte da castagne, spesso selvatiche, essenzialmente destinate all’essiccazione da cui ottenere “castagne bianche” e “farina dolce” per l’alimentazione umana. Dopo un lungo periodo di declino la castanicoltura ha ripreso interesse anche commerciale. Cresce la produzione di frutti pregiati in particolare dei “marroni”, da tutti riconosciuti i migliori in fatto di sapidità, salubrità, valore nutritivo e dietetico. Ma il castagno non produce solo frutti: produce pregevole legname; produce attività turistica, agrituristica e di ristorazione per tutto l’anno, tenuto conto della grande variabilità del paesaggio che si diversifica nel corso delle stagioni e delle possibilità di conservare i frutti, con moderne tecnologie, per tutto l’anno. L’attività di ricerca su questa specie, mai cessata, oggi è molto attiva e la convegnistica in cui dibattere i risultati ha assunto notevole interesse, anche sul piano internazionale. Nel nostro paese i convegni nazionali sul castagno hanno acquisito cadenza quadriennale: Spoleto (PG) 1993, Cison di Valmarino (TV) 1997, Marradi (FI) 2001, ed il quarto, probabilmente, si terrà nel 2005 ad Avellino. I produttori e le stesse amministrazioni pubbliche impegnate a sostenere questa ripresa devono oggi affrontare molti problemi. Per consentire la divulgazione delle innovazioni è necessario conoscere le acquisizioni scientifiche e tecniche su questa maestosa pianta e renderle note al mondo applicativo, affinchè siano attuate in tempi brevi.
Prof. Elvio Bellini
(Presidente generale della Società Orticola Italiana)
Nelle pagine che seguono vengono presentati in sintesi gli aspetti e le problematiche più importanti relative alla coltura e cultura del castagno.

ARGOMENTI

1. BIOLOGIA E GENETICA IN CASTANEA: RISULTATI DI INDAGINI RECENTI

Il genere Castanea, appartenente alla famiglia delle Fagaccae, ha un’importanza preminente per la produzione del frutto, numerose sono quindi le ricerche sulla filogenesi, sulla biologia e sul miglioramento genetico del castagno. Uno sforzo non indifferente di diversi gruppi di ricerca ha riguardato indagini filogenetiche e filogeografiche delle specie appartenenti a questo genere. Probabilmente il genere Castanea si è originato in Cina e successivamente si sono succeduti due eventi di migrazione intercontinentale, dall’Asia al Nord America e dal Medio Oriente all‘Europa. In particolare gli studi sulle popolazioni europee sottolineano l’importanza della regione Turchia come zona di origine del castagno europeo. Il castagneto riveste, oggi, un ruolo rilevante anche per gli aspetti paesaggistici e di conservazione dell’ambiente. Dopo un periodo di declino causato dagli effetti del cancro corticale e alle mutate condizioni socio-economiche, la coltura del castagno è da alcuni anni in fase di ripresa in tutto il mondo. Il germoplasma del genere Castanea è molto ricco ed essendo elevato il numero di caratteri agronomici di pregio presenti nelle diverse specie sono numerose le indagini relative alla descrizione e alla conservazione del germoplasma castanicolo. Queste indagini spaziano dallo studio della biodiversità mediante marcatori molecolari, alla raccolta dei dati finalizzati alla valorizzazione di cultivar locali, alla ricerca di nuovi ibridi mediante incrocio tra Castanea sativa e Castanea mollissima. L’importanza agronomica del castagno ha spinto anche alla ricerca di marcatori per la certificazione genetico-varietale. I maggiori obiettivi nelle ricerche sul castagno, sia per quanto riguarda la produzione del frutto del legno, sono la facilità di propagazione e la resistenza alle principali malattie (per es. patogeni fungini). Ai fini del miglioramento genetico sono risultate importanti le tecniche in vitro per lo screening precoce della resistenza ai patogeni fungini e per lo studio della rizogenesi. In questo settore rientrano le indagini sugli organi fiorali e quelle sull’effetto del polline sulla pezzatura del frutto. Lo sviluppo della ricerca genetica in castagno segna inoltre un importante traguardo nella costruzione della prima mappa genetica del castagno europeo. Sono infine da sottolineare gli sviluppi della moderna tecnologia del DNA ricombinante applicata allo studio della biologia molecolare del castagno che si è fin qui focalizzata sulle reazioni agli stress biotici e abiotici.